In Germania, Austria e Svizzera, l'acqua è quasi sempre disponibile in quantità sufficiente e di buona qualità. Per questo motivo si tende a dimenticare quanto questa risorsa essenziale sia estremamente sensibile, poiché non solo dona la vita ad animali ed esseri umani, ma anche a batteri e microorganismi. L'articolo spiega tutti i vantaggi del filtro dell'aria per i serbatoi d’acqua potabile.
“In passato abbiamo costruito i serbatoi dell'acqua senza filtro dell'aria. Abbiamo sempre fatto così. Perché adesso dovremmo cambiare?”
Una domanda provocatoria. Forse l'hanno fatta anche a voi, quando avete proposto un'innovazione o un miglioramento alle pratiche convenzionali. Vi ha dato fastidio, perché in quel momento non avevate il tempo, la motivazione adeguata o semplicemente la voglia di rispondere esaustivamente a questa domanda, posta spesso con noncuranza dalle persone con "esperienza". Quali validi motivi abbiamo noi, quindi, per utilizzare un filtro dell'aria nei serbatoi dell'acqua?
L'acqua che arriva pulita da una fonte o sorgente viene provvisoriamente raccolta in un serbatoio "pulito", prima di essere distribuita agli utenti nella rete idrica. I responsabili degli impianti di approvvigionamento idrico conoscono bene il concetto di carica batterica. Tuttavia, spesso non si pensa al fatto che anche la polvere contenuta nell'aria che entra ed esce dai serbatoi d’acqua, costituisce una fonte di contaminazione.
I serbatoi dell'acqua vengono da sempre provvisti di camini di (de)aerazione, spesso disposti in modo da consentire una ventilazione "diagonale" tra aria introdotta e aria di scarico. Ci si accontenta di una griglia con larghezza delle maglie o un diametro dei fori di 1 mm, in modo che possa evitare l'ingresso di insetti nel serbatoio d’acqua. Si ritiene che tutto vada bene con un po’ di aria. Il concetto di ricambio d'aria in sé non è sbagliato, ma deve essere eseguito con aria pulita.
Tutti tendiamo a dimenticare che la polvere è sempre presente nell'aria. Alla presenza di polveri si pensa di più in primavera, durante la fioritura degli alberi, quando portiamo a lavare l'auto e il giorno dopo la troviamo ricoperta da uno strato di polline giallo oppure quando, almeno una volta all'anno, il vento trasporta così tanta sabbia dall'Africa che il cielo diventa color ocra e i tramonti sono rosso intenso. Dovremmo renderci conto che anche il serbatoio dell'acqua "respira" le stesse polveri e immette vita indesiderata nell'acqua, se non filtrata.
Vi mostriamo di seguito quanta polvere e, di conseguenza, batteri sono contenuti nell'aria atmosferica che, se non viene filtrata, si depositano sulla superficie dell'acqua, sulle pareti e sul soffitto. Il serbatoio dell'acqua è, a fronte dell'enorme volume rispetto alla sezione trasversale di (de)aerazione, una "camera di sedimentazione della polvere" ideale, in cui l'aria viene ripulita con un sistema di lavaggio a umido. A questo punto, il problema è che l'acqua di lavaggio è acqua potabile. Vale a dire, bisogna domandarsi se non sarebbe meglio eseguire una buona filtrazione dell'aria, anziché dire: "Abbiamo sempre fatto così. A cosa servono i filtri dell'aria?”
Nel catalogo HUBER "Soluzioni innovative per l’acqua potabile" e nel depliant della gamma di prodotti PG 8 "Igiene nel serbatoio dell'acqua potabile" sono illustrati i fondamenti della filtrazione dell'aria peri serbatoi dell'acqua. L'affermazione che in un serbatoio d'acqua da 500 m³ entrano in un anno 21.000 mg di polvere e 1680 miliardi di batteri, può essere dimostrata nel modo seguente: digitando in un motore di ricerca in internet la frase "contenuto medio di polvere" , si ottiene l'informazione che nelle zone rurali il valore è pari a 0,05 mg/m³ dopo la pioggia e a 0,1mg/m³ nei periodi asciutti, mentre in città varia da 0,1 a 0,45 mg/m³ (fonte ikz.de). Si può pensare che non sia molto. Ma dovremmo esaminare queste cifre in modo più dettagliato: se moltiplichiamo 500 m³ del serbatoio dell'acqua, per soltanto 1,2 cambi d'aria al giorno - determinati dalle fluttuazioni del livello dell'acqua - per i predetti 0,1 mg/m³ e per 365 giorni, otteniamo 500*1,2*0,1*365 = 21.900 mg cioè 21,9 g di polvere all'anno. E questo non è poco.